Olimpiadi di Parigi 2024 e Céline Dion. La rinascita che diviene leggenda

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Olimpiadi di Parigi 2024 e Céline Dion. La rinascita che diviene leggenda

Cittadellinfanzia.it
Pubblicato da Città dell'Infanzia in PARLIAMO DI... · Martedì 06 Ago 2024
Tags: celineolimpiadiparigi

Resilienza, forza, rinascita. Tre parole intense che, lette o proferite, instillano gocce di speranza e futuro. Come poter riassumere il loro indiscutibile potere se non attraverso una figura iconica che, con la sua ultima performance, ha bloccato il mondo intero, senza respiro? Stiamo parlando di Céline Dion e della sua esibizione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Indiscutibile regina della musica internazionale, è divenuta leggenda proprio attraverso questo istante bloccato nel tempo e nello spazio che ha regalato, a tutti noi, la certezza di “potercela fare”.

Perché hanno scelto lei?
 
Céline è una delle voci più famose e amate al mondo. La sua musica è universale e capace di emozionare persone di ogni età e provenienza.
 
La cantante canadese ha sempre avuto un legame speciale con la Francia, un Paese che l'ha accolta e apprezzata fin dagli inizi della sua carriera e molti brani di successo sono in lingua francese.
 
La sua recente battaglia contro la malattia, testimoniata da un documentario che ne segue ogni dolorosissimo passo, ha dimostrato al mondo la sua forza e urla orizzonti di speranza, per tutti.

L'abito indossato
 
Céline Dion ha sfoggiato un abito da sogno firmato Dior Haute Couture, un capolavoro di eleganza e raffinatezza. Linee fluide e scintillanti, cariche di magia. Il colore e i dettagli dell'abito sembravano voler raccontare proprio la possibilità di irradiarsi di luce dopo aver percorso sentieri oscuri.




La performance sotto la pioggia
 
La pioggia durante l'esibizione ha aggiunto un tocco di magia e di emozione in più. Se volessimo credere a un “disegno trascendentale”, la pioggia che cade sulla luminosità irradiata da abito e voce di Céline diviene traduzione degli ostacoli che la vita ci impone ma che possono essere, con stoica fermezza, affrontati e superati grazie a quella luce interiore che ci permette di guardare al di là della linea di confine tra cielo e mare.  

Quale momento migliore per “ricordare” la potenza della rinascita se non attraverso uno squarcio in cui tutto il mondo si ritrova a godere, all'unisono, di un trionfo non solo artistico, ma simbolico?

“Hymne A L’Amour”, con il suo testo e un'armonia eterna, ha unito due universi apparentemente distanti, musica e sport, offrendo una lettura suggestiva dell’esistenza che mischia e rimodula ciò che sembra incompatibile. In verità musica e sport sono metafore dell’esistenza.

Nulla si conquista senza impegno, fermezza, studio, e le cadute sono solo imprescindibili tacche in un percorso di umana grandezza che va, quotidianamente, ricercata in ogni respiro, in ogni passo.

Il mondo, in apnea davanti a uno scenario che passerà alla storia, ci rinfranca sulla capacità, ancora e nonostante l’era digitale, di provare emozioni, di piangere quando le parole perdono il loro potere, di unirci in un unico momento ascoltando solo i palpiti del nostro cuore, di sentirci parte di un tutto in cui percepiamo di essere vivi e di voler onorare l’esistenza in tutte le sue molteplici possibilità, di sapere che, anche se tutto sembra perduto, c’è sempre e comunque un’opportunità...di divenire immortali.



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