Dr. Carlo Avantario

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I RISCHI DELLE RADIOGRAFIE PER I BAMBINI

Ogni anno, in Italia vengono effettuate circa 4 milioni di radiografie su bambini e troppo spesso se ne ignorano i rischi. Ben 4 medici su dieci rivelano di non informare i genitori dei possibili danni connessi alla procedura. La corretta informazione del rischio è importante per valutare, insieme ai genitori, il rapporto costo/beneficio di tali esami. Gli esami radiologici eseguiti annualmente nel nostro Paese sono quasi 40 milioni, di cui un decimo sono pediatrici.

TUMORE. IL PAP TEST POTREBBE SALVARTI LA VITA. NON ASPETTARE!

Un ulteriore strumento di prevenzione del tumore del collo dell’utero è il Co-test, vale a dire il Pap Test in fase liquida e contemporaneo test virale (Hybride Capture 2-HC2) per il rilevamento del papilloma virus umano. Tale strategia preventiva consente di unire l’estrema sensibilità del test virale, in grado di identificare le donne con lesioni pre-tumorali, alla specificità del Pap Test che permette di escludere quelle che, sebbene positive all’HC2 , non necessitano di ulteriori approfondimenti. L’importanza di questa strategia sta nel riconoscere il ruolo fondamentale del test virale nel percorso di prevenzione.

ATROFIA VAGINALE (SECONDA PARTE)

I principi base della soluzione dei problemi in postmenopausa sono rappresentati dal ripristino della fisiologia urogenitale e dal sollievo sintomatologico.
Le terapie ormonali e non ormonali possono essere combinate e/o utilizzate in una sequenza temporale a seconda di sintomi e segni clinici. La terapia estrogenica per via vaginale è da considerarsi di prima scelta se l'indicazione esclusiva è l'atrofia vaginale. Molte donne non vogliono utilizzare prodotti ormonali, altre non possono perchè affette da cancro al seno.

LA “MEDICINA DI GENERE”: IL PUNTO DI VISTA DEL GINECOLOGO

Con il termine di “medicina di genere” si intende la distinzione in ambito medico, delle ricerche e delle cure in base al genere di appartenenza, non solo dal punto di vista anatomico, ma anche secondo differenze biologiche funzionali, psicologiche e culturali. A differenza del “sesso” che sottolinea solo la caratterizzazione biologica dell’individuo, il termine “genere” (gender) infatti intende le categoria “uomo” e “donna” non solo in base a differenze biologiche, ma anche secondo fattori ambientali, sociali e culturali.

ATROFIA VAGINALE (PRIMA PARTE)

L’atrofia vaginale (AV) è una condizione cronica e progressiva che comprende una serie di sintomi uro-genitali, legati alla carenza estrogenica della menopausa e al fattore età. Recentemente l’AV è stata rivisitata in un’ottica più ampia, per sottolineare il profondo impatto che essa esercita sulla sessualità della donna e della coppia. Il nuovo termine “sindrome genito-urinaria della menopausa” descrive l’eterogeneità della sintomatologia: non soltanto secchezza vaginale, dolore sessuale, bruciore, prurito, ma anche disuria, frequenza-urgenza della minzione, cistiti ricorrenti; inoltre sottolinea la comorbilità dell’AV con altri sintomi sessuali, quali il calo del desiderio sessuale, il deficit di eccitazione e la ridotta percezione orgasmica.
Implica poi l’evidenza che molte donne, anche non in menopausa, possano trovarsi in condizioni che favoriscono l’insorgenza di sintomi genito-urinari, come l’allattamento prolungato, l’uso di contraccettivi orali a basso dosaggio, il fumo, in conseguenza di uno stato di relativo ipoestrogenismo a livello dei tessuti genitali ed urinari.

CHE COS'È LA FIBROSI CISTICA

La fibrosi cistica (mucoviscidosi) è oggi la più frequente malattia genetica che causa mortalità precoce. La fibrosi cistica colpisce circa 1 neonato su 2700 ed è provocata da mutazioni in un gene che codifica una proteina che svolge la funzione di canale del cloro (detta CFTR, acronimo di Cystic fibrosis transmembrane conductance regulator).
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