Quello che caratterizza la mente del bambino è, senza dubbio, l'immaginazione. Egli, osservando ed imparando la vita, la immagazzina attraverso idee e concetti acquisiti, ma li immagina anche, andando oltre l'attimo fuggente e temporale di un fenomeno a cui assiste e di cui si rende testimone, oltre il tangibile ed il concreto delle cose che lo circondano. L'aspetto ludico e fantasioso dell'insegnamento a lui proposto da una didattica atta a fornirgli strumenti interpretativi e creativi della realtà, ha comunque un ulteriore ed importantissimo scopo: insegnare la speranza. Immaginare, equivale infatti a sperare. Quel che sosterrà la sua crescita e tutta la sua vita, specie nei momenti più difficili, sarà infatti solo la speranza. Quella "dea" sempre ultima a morire, perché caparbia, forte ed indistruttibile.