Molti filosofi si sono occupati del concetto di guerra dandone una propria personale interpretazione: Eraclito, Anassimandro, lo stesso Platone, Erasmo da Rotterdam, Montesquie, Kant... Ma mi incuriosisce la posizione di
Michael Walzer (new york, 3 marzo 1935), un filosofo statunitense il quale ha distinto, analizzando la guerra due aspetti : ius ad bellum e ius in bellum.
La prima definizione per il filosofo statunitense spiega che chi intraprende una guerra deve aver analizzato e interiorizzato una giustificazione morale che riguarda la legittimità delle sue azioni (lo ius ad bellum, il diritto di fare la guerra). Secondo lo "ius ad bellum" la guerra può in genere essere considerata come "legittima", giustificata, quando risponde ad una necessità di autodifesa così come accade nel diritto individuale dove ciascuno è legittimato a difendersi per la salvaguardia della propria integrità o a soccorrere chi è stato violentemente aggredito.