Per bronchiolite s'intende un processo flogistico acuto caratterizzato dall'infiammazione ed ostruzione dei bronchioli, cioè delle ultime diramazioni bronchiali. Essa colpisce tipicamente bambini di età inferiore ai 2 anni; in particolare i lattanti fino a sei mesi rappresentano in assoluto la categoria più a rischio.
Annualmente 11 bambini su 100 si ammalano di bronchiolite e nell’11-13% dei malati, la patologia ha un decorso così aggressivo da rendere necessario il ricovero ospedaliero.

La terapia della gastroenterite si basa soprattutto sull'integrazione dei liquidi e dei sali minerali eliminati con il vomito, la diarrea e la febbre. A tal scopo è consigliata l’assunzione, a piccoli sorsi, di soluzioni reidratanti orali, contenenti le giuste quantità di acqua, zuccheri e sali minerali (ad esempio dicodral...

Si tratta di un evento tragico che si concretizza con la morte improvvisa del bambino durante il sonno, apparentemente in assenza di cause legate a patologie del bambino o ad eventi dolosi. La SIDS colpisce tipicamente bambini tra un mese ed un anno di età. Non è stata ancora definita con sicurezza...

La gastroenterite è un’infezione che colpisce lo stomaco e l’intestino, caratterizzata da diarrea acquosa, dolori addominali, nausea, vomito e a volte febbre. Essa è causata quasi sempre da virus, come il Rotavirus e l’Adenovirus, i quali danneggiano le cellule che formano le pareti dell’intestino tenue...

Vitamina K: è necessaria per la coagulazione del sangue e serve ai bambini per prevenire due importanti forme di malattie emorragiche: una forma precoce, che potrebbe manifestarsi subito dopo la nascita, ed una tardiva, che potrebbe comparire nel 2°-3° mese di vita.

Innanzitutto rassicurare i genitori, spiegando che le coliche non comportano rischi per la salute e non compromettono la crescita del lattante, bensì si tratta di un problema di maturazione del neonato che si risolve generalmente dopo i 3 mesi di vita.

L’allattamento materno può risultare difficoltoso a causa di alcuni problemi del seno. Uno dei più frequenti è rappresentato dai capezzoli piatti o invertiti.

Per avviare con successo l’allattamento al seno è fondamentale innanzitutto creare attorno alla mamma un ambiente più sereno possibile che le infonda tranquillità e fiducia.

Subito dopo la nascita, il neonato, se appoggiato sull’addome della mamma, eventualmente coperto con un lenzuolino, tende a muoversi lentamente verso il seno materno fino a raggiungerlo, per poi trovare il capezzolo e cominciare a succhiare.

Cominciamo col descrivere quelli che sono gli effetti benefici derivanti dall'allattare il neonato al seno da parte delle neo-mamme.