Quando nacqui mia zia visse con noi per un po’ di tempo, perché mia madre aveva avuto una gravissima sepsi puerperale ed aveva bisogno di aiuto. Quando, adulta, le chiesi come mai mi lavasse lei, mi rispose che la mamma aveva paura di non riuscire a sorreggermi bene, di poter scivolare con me in braccio, e quindi le chiedeva spesso di sostituirla.
In The Mother, Anxiety, and Death (1967), lo psichiatra Joseph C. Rheingold annota: “Questa attitudine materna inconscia, diversa da uno stato di aperta ansia, può produrre uno stato neonatale nevrotico” come fortemente suggerito dal lavoro di Ferreira, (The pregnant woman's emotional attitude and its reflection on the newborn , American Journal of Orthopsychiatry, 30:553, 1960) che si chiede se certe attitudini della donna in gravidanza possano essere convogliate al feto ed essere riflesse nel comportamento del bambino.