PSICOLOGIA

Vai ai contenuti

GRAVIDANZA INASPETTATA E ADOLESCENZA : L'ESPERIENZA DI VIVERE IN UN LIMBO

Cosa c’è di più bello che scoprire attraverso un test di gravidanza che si aspetta un bambino? Per la maggior parte delle donne è un momento indimenticabile, tanto desiderato e pieno di gioia per l’esperienza che si andrà a vivere. Non c’è notizia più bella di questa da condividere con parenti e amici. Per una ragazza adolescente questa scoperta può essere, al contrario, un momento difficile, pieno di paure, di dolore e di ansie, l’inizio di un limbo dal quale, indipendentemente dalla scelta di portare avanti la gravidanza o meno, ne uscirà sicuramente cambiata. L’adolescenza è un periodo di transizione tra l’infanzia e l’età adulta, un periodo di importanti cambiamenti fisici e psicologici associati alla pubertà e alla preparazione per i ruoli, i privilegi e le responsabilità dell’età adulta. È il periodo in cui si vivono le prime storie d’amore e i primi rapporti sessuali.

LO SVILUPPO DEL BAMBINO NELL’ERA DELLE NUOVE TECNOLOGIE

Il cervello del bambino si sviluppa non solo grazie alla “programmazione genetica”, ma anche grazie all’esperienza che il bambino sperimenta in seguito all’esposizione a stimoli diversi. Gli stimoli a cui sono esposti i bambini nella società di oggi non sono gli stessi a cui erano esposti i bambini delle generazioni passate. In passato i più piccoli, nel loro tempo libero, svolgevano attività all’aria aperta, come giochi con la palla, andavano al parco, oltre a leggere, disegnare e colorare. Oggi, i bambini trascorrono la maggior parte del tempo libero al pc, al tablet, ai videogiochi o davanti alla tv.

ATTACCHI DI PANICO: COSA DEVE SAPERE IL MEDICO DI FAMIGLIA

Molte persone soffrono di questo disturbo e rispetto al passato tale etichetta diagnostica è decisamente aumentata. A soffrirne sono prevalentemente le donne ma anche gli uomini non ne sono immuni. Un dato, inoltre, da non sottovalutare è la sempre più precocità dell’esordio: molti adolescenti e giovani ricorrono all’aiuto dell’esperto perché afflitti da crisi di ansia persistenti. Il disturbo diventa tale, quando la sintomatologia diventa invalidante per il soggetto, interferendo con le normali attività quotidiane.

IL PARTO CESAREO: ABUSO O NECESITÀ?

Il termine cesareo deriva dal latino "caesareus" (da cadere=tagliare) o secondo alcuni, da "sectio caesarea", essendo Cesare nato "caeso matris utero" (dall'utero tagliato della madre). Gli antichi romani e prima ancora gli egizi praticavano questo intervento per salvare il bambino subito dopo la morte della madre. Il taglio cesareo consiste nel far nascere il bambino praticando un operazione chirurgica, tramite un piccolo taglio (un’incisione) nell’addome e nell’utero, in modo da poter estrarre il bambino dal pancione della mamma.

DONNE E DIPENDENZA AFFETTIVA

La dipendenza affettiva è un disturbo mentale che soltanto da pochi anni in Italia sta interessando clinici e ricercatori che, a diverso titolo, si occupano del fenomeno delle dipendenze, mentre negli Stati Uniti da più di 30 anni sono condotte ricerche su questa tematica. Essa rientra nella più ampia categoria delle New Addictions (Nuove Dipendenze), che comprendono tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica (droga, alcol, farmaci, ecc.), ma l’oggetto della dipendenza è rappresentato da comportamenti o attività che sono parte integrante della vita quotidiana.

LA NASCITA DI UN LEGAME SPECIALE

Dare alla luce un bambino è una delle esperienze più significative della vita. Il parto a livello simbolico rappresenta la rottura di quel legame fusionale che caratterizza la mamma e il bambino durante tutto il periodo gestazionale.
Con la nascita, infatti, la mamma inizia a concepire il bambino non più come parte di sé, ma come individuo autonomo, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Negli anni ’50, John Bowlby, psicologo e psicoanalista britannico, cominciò a parlare di processo di attaccamento tra il neonato e l’adulto, evidenziando come la nascita fosse un momento decisamente critico per lo sviluppo della personalità di ciascun individuo. Con il termine ‘bonding’, si intende il processo di formazione del legame tra i genitori e il loro bambino.

STRESS A SCUOLA

Chi di voi non è stato colto da smarrimento alla vista di un insegnante che usa violenza nei confronti del suo alunno? Dall'esperienza personale maturata, in anni recenti, nell'ambito di situazioni vissute nella scuola primaria, ho riscontrato che il corpo docente dovrebbe appartenere a pieno titolo a quella categoria di lavoratori il cui indice di fattore stressogeno non va assolutamente sottovalutato.

DEPRESSIONE E INTERVENTO

La depressione è riconoscibile da alcune caratteristiche fondamentali: - umore depresso o tristezza eccessiva; - irritabilità; - perdita di peso;
- alterazione del sonno (sonno eccessivo, riduzione delle ore di sonno, peggioramento della qualità del sonno); - ritardo psicomotorio o lentezza nel movimento fisico o, in qualche caso, agitazione fisica; - affaticabilità o mancanza di energia; - percezione d'inadeguatezza, di mancanza di valore

FIGLI NON CRESCIUTI: IL CONTROLLO GENITORIALE

Nella famiglia italiana si tende a privilegiare un modello non particolarmente sano ed è quello basato sull'iperprotettività. Sempre più giovani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono invischiati in modelli familiari invalidanti, figli di un' epoca in cui si è creduto che il "lusso d'amore" e l'eccesso di cure fossero la panacea di tutti i mali.

I DOCENTI LUNGIMIRANTI

A partire dal 2010 è stata varata la legge 170 che riconosce i disturbi specifici dell’apprendimento. Ha avuto inizio, così, una vera “rivoluzione” scolastica che ha visto migliaia di docenti impegnati nell’acquisire nuove conoscenze Uno dei punti più interessanti di questa normativa, è il concetto dei personalizzazione inteso come quel processo attraverso cui i docenti, dopo un’attenta analisi del proprio studente con DSA, elaborano un piano di lavoro didattico alternativo finalizzato al raggiungimento degli stessi obiettivi della classe.

I PREGIUDIZI NELLA PERSONA IN CRISI

Una certa rigidezza di pensiero sottende qualsiasi forma di pregiudizio. Questo tipo di rigidità si accentua nella maggior parte delle persone sotto stress.
Il pregiudizio può distorcere le interpretazioni su noi stessi e sugli altri. Un esempio richiama in causa le persone con una scarsa autostima.
Editore: APS Città dell'Infanzia C.F.92072340729
© Copyright 2014-2019
Città dell'Infanzia
Direttore Responsabile: Serena Gisotti
Torna ai contenuti