Il “popolo” diviene quindi un bocconcino succulento per chi, mediocre nei suoi intenti e nella sua natura, non possiede altra arma se non quella del becero plagio senza valori né sostanza.
Attualmente essere fuori dai social significa essere fuori da tutto quello che palpita nell’universo. Significa NON sapere nulla di nulla e, soprattutto, risultare profondamente “ignoranti” sotto gli spietati sguardi degli adolescenti.
Sì, vogliamo parlare di ciò che ci piace, di ciò che scuote la muffa del "sistema", di ciò che si immerge nella realtà sapendo che la vita fuori dai banchi di scuola è quella vera, quella che imporrà cadute e risalite, ossa spaccate, fallimenti e vittorie.
Le fotografie o qualunque altro elemento che sia identificativo della persona, non possono essere pubblicati senza esplicito consenso dell’interessato.
Torna, allora, a scrivere alla nostra redazione la maestra Barbara Carpentieri per raccontarci l'ultima esperienza vissuta in classe che ci riconcilia, ancora una volta, con il “nuovo sistema”
“Andare oltre le parole” per evincere il senso delle cose e ritornare ad azzerare il tempo in un anfratto in cui volti, sguardi, azioni si intrecciano dando il via a ricordi, esperienze e condivisione
Il Tribunale di Genova ha dissipato ogni dubbio sulla questione con la sentenza n. 3650 - 8 giugno 2016, condannando ad otto mesi di reclusione una madre che si era allontanata da casa
E’ la mattina di martedì 3 ottobre quando si affacciano alla porta della classe 1^ B della Scuola Primaria “Papa Giovanni XXIII” le signore Antonia e Lucia
Il refrain della canzone di Enzo Jannacci potrebbe sembrare l’incipit di un racconto allegro e divertente. Purtroppo, non è così.
Nell’era web 3.0 quello che si suole definire ”scarto generazionale” pare esser divenuto un autentico girone dantesco.
Ancora caldi sulla scia del corso #FacebookExpress appena terminato, oggi parliamo proprio lui: il mostro sacro di Mr. Mark Zuckerberg
La protagonista di questa favola, oggi, è la Costa Deliziosa…e deliziosa lo è per davvero.